giovedì 5 settembre 2013

UNA DONNA, UN'ALIENA. Riflessioni fuori luogo di una (giovane) donna (matura)


No, non mi trucco. O almeno se lo faccio non si vede. Non uso creme miracolose per il viso, mai fatta una puntura di botulino. Non amo vestirmi alla moda e raramente vengo assalita da attacchi di shopping compulsivo.
Sono decisamente in controtendenza, me ne rendo conto. Ma non lo faccio apposta. Io, sono così.

Questo, sia chiaro, non vuol dire che anche io non abbia la mia femminilità.

Non sono una persona sciatta. Mi piace essere in ordine. Avere sempre il mio profumo addosso. Sorridere.
E odio puntare il dito verso gli altri. Per questo mi chiedo per quale motivo, le donne come me, vengono viste come aliene.
"Ma un tacco? Lo smalto?". Ce li ho. Giuro che di scarpe con il tacco sono piena. Ma se non c'è un'occasione per metterle, non sono certo io a infilarmele.
Amo le mie pantofolosissime trainers, con cui muovo passi sicuri. Sono loro a farmi sentire giovane.
Ho anche una bella scelta di smalti. Ma passare mezz'ora a pennellarmi le unghie lo trovo noioso.
Devo sentirmi strana per questo? Inadeguata?
Cosa è che fa di una donna un essere gentile, cosa è capace di illuminarle davvero il volto?
Circa un mese fa, colta da senso di colpa per non prendermi forse abbastanza cura di me, ho comprato online un fondotinta costosissimo. Uno di quelli che garantisce una pelle levigata, morbida. Un antirughe che riflette la luce, corregge le imperfezioni e ti promette il viso di una sedicenne. Uno di quei fondotinta che quando apri la scatola e vedi la bottiglietta, ti viene da tenerla un po' in mano, a venerarla. Un excalibur del make up.
Ecco, in attesa che il fondotinta fosse consegnato a casa, ho comprato una crema idratante, colorata, il cui costo probabilmente poteva coprire si e no il bugiardino in 15 lingue del sopracitato fondotinta.
Ebbene, risultato: continuo ad usare la crema cheap. Perchè? È buonissima, vi giuro. Uniforma il colorito. Illumina l'incarnato. Si stende in un attimo. Non fa la pelle lucida. Insomma, comoda. Un po' come le trainers.
Ma sarà questo accomodare il mio modo di essere a fare di me un'aliena? O forse questa ricerca di ciò che mi piace è la chiave della mia femminilità? Ma la mia, è femminilità?
O la femminilità è solo fatta di tacchi, di smalto, di capelli in piega, di guardaroba impeccabili.

Che poi la femminilità non equivale alla bellezza. La femminilità è un qualcosa di sublime.
Un concetto, quello del sublime, che rimbalza nelle domande degli uomini dall'antica Grecia ad oggi. Un concetto tanto elevato quanto consumato. Tanto profondo quanto nascosto.

E comunque, una risposta non ce l'ho, ma una certezza si.
Mi piaccio.
E forse, questo è quello che conta.

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