domenica 7 novembre 2010
PRIME RIFLESSIONI DI UN'ITALIANA ALL'ESTERO
Avere la possibilità di scambiare due parole con persone con cui ci si trova in sintonia è una fortuna.
Non tutte le amicizie sono uguali, non tutte ci danno la medesima forza, o gli stessi stimoli ad affrontare la vita di tutti i giorni.
Così, quando si incontra qualcuno con cui è piacevole parlare, anche solo del più e del meno, quella si, si può chiamare fortuna.
Viviamo, del resto, in un reticolato di conoscenze. Siamo persone e in quanto tali abbiamo paura della solitudine; così cresciamo stringendo le mani agli altri e muovendo passi in profondità verso l'intimo scambio d'opinione.
Veniamo feriti, scopriamo sorrisi, lasciamo tracce leggere, a volte più profonde.
Alcune persone si allontanano, altre si avvicinano. Eppure crescendo non puoi fare a meno di sintonizzarti sempre di più su quello che davvero ti rende felice (fatta eccezione per i masochisti ovviamente!).
Da italiana trasferitasi all'estero, imparo ogni giorno a calibrare i rapporti con le altre persone.
Essere fuori dal proprio contesto, essere lontani dal caffè al bar, dal saluto con la ragazza della lavanderia, la cassiera del supermercato, il vicino di casa che porta giù il cane...ti mette in uno stato di grande confusione. Almeno all'inizio.
Tutto sembra essere più distante, più difficile.
Poi piano piano le consuetudini ritornano e forse anche in un paese senza un straccio di pizza come si deve, si può trovare un po' di quel piacere, quel semplice piacere fatto magari di soli profumi o di sensazioni della domenica mattina.
Per questo trovare qualcuno con cui essere in sintonia è una fortuna.
Qualcuno che ha le tue stesse origini e che magari sta vivendo lo stesso scombussolamento.
E che per gli stessi motivi, quelle origini non le vuole rinnegare, ma non le può più neanche sostenere, perchè gli ricordano un paese ammorbato, ridicolmente assopito davanti alla tanto agognata pizza, che con una birra e una bella partita di calcio, è capace di cancellare ogni pensiero, ogni problema, ogni cosa che non va.
E allora forse è meglio così. Oltre il confine, la pizza è buona solo a casa.
Tutto il resto, però, vale la pena che sia diverso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento