mercoledì 15 luglio 2009

GIOIA FRATELLANZA CUORE AMORE MAMMA T'AMO E NULLA PIU'




Mi avvalgo dell'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana per manifestare il mio Pensiero in forma scritta e qui di seguito vi riporto alcune contraddizioni venute alla luce in seguito alla MINACCIOSISSIMA volontà di Beppe Grillo di candidarsi come Segretario del Partito Democratico.

Cominciando dal principio... e andando subito al punto per non annoiarvi troppo:

Il termine democrazia deriva dal greco δήμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.

Al punto 3 del Manifesto dei Valori del Partito DEMOCRATICO, è scritto:
Il Partito Democratico vuole Assicurare all'Italia una Democrazia Libera e Forte. Il   Partito   Democratico   crede   nella   democrazia  come   riconoscimento   e ampliamento   dei   diritti   della   persona,   delle   capacità   delle   donne,   delle   speranze dei giovani, dell'esperienza degli anziani , del lavoro intelligente di  tutti.  Perché  la  libertà  di  ognuno sarà  tanto  più  effettiva   quanto  più  i   diritti   di   tutti   saranno  garantiti.

A questo proposito eccovi la dichiarazione di Sir d'Alema, riportata PARA PARA (come si dice a Roma) sul suo sito personale:

"Lo statuto del Pd va cambiato, le primarie
per eleggere il segretario non vanno bene perché attribuiscono ai cittadini "il potere di demolire il partito o comunque di invaderlo, di occuparlo". Massimo D'Alema parla alla Festa del Pd e polemizza sullo strumento previsto dallo statuto per la scelta del segretario del partito. "Ma perché fare le primarie per il segretario del Pd? Votino gli iscritti per eleggere il segretario del partito".


Gli elettori/cittadini, se non iscritti al partito, sono pericolosi, quasi paragonabili ad un male da estirpare. Il Segretario di Partito, secondo Sir D'Alema, lo dovrebbero scegliere solo gli iscritti al partito.
Questa dichiarazione, è agghiacciante, non solo perchè a mio parere smantella il fondamento della democrazia, ma soprattuto perchè a solo un anno dalla nascita del Partito e dalla creazione dello Statuto, ne mette in discussione i presupposti.

Per capire meglio, vi ho riportato qui di seguito le parti salienti dello Statuto

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Statuto del Partito Democratico
Approvato dall'Assemblea Nazionale del 20 Giugno 2008


Articolo 1.
Principi della democrazia interna


1. Il Partito Democratico è un partito federale costituito da elettori ed iscritti, fondato sul principio delle pari opportunità, secondo lo spirito degli articoli 2, 49 e 51 della Costituzione.

2. Il Partito Democratico affida alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico, l’elezione delle più importanti cariche interne, la scelta delle candidature per le principali cariche istituzionali.

Articolo 2.
Soggetti fondamentali della vita democratica del Partito


1. Il Partito Democratico è aperto a gradi diversificati e a molteplici forme di partecipazione. Ai fini del presente Statuto, vengono identificati due soggetti della vita democratica interna: gli iscritti e gli elettori.

2. Per «iscritti/iscritte» si intendono le persone che, cittadine e cittadini italiani nonché cittadine e cittadini dell’Unione europea residenti ovvero cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, si iscrivono al partito sottoscrivendo il Manifesto dei valori, il presente Statuto, il Codice etico, e accettando di essere registrate nell’Anagrafe degli iscritti e delle iscritte oltre che nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori.

3. Ai fini del presente Statuto, ove non diversamente indicato, per «elettori/elettrici» si intendono le persone che, cittadine e cittadini italiani nonché cittadine e cittadini dell’Unione europea residenti in Italia, cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, iscritti e non iscritti al Partito Democratico, dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori.
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Dunque secondo lo Statuto i Soggetti della Vita Democratica del Partito dovrebbero poter partecipare ATTIVAMENTE al disegno direzionale del partito stesso.

Perchè allora viene NEGATO il TESSERAMENTO a Beppe Grillo?
Perchè la sua candidatura dovrebbe essere "ridicola" o peggio ancora non accettata?
Quali sono le paure dei signori del PD?

Per quanto sia ancora identificato come "comico", Beppe Grillo è promotore di un movimento di cambiamento; sta divulgando informazione, si batte per quello in cui crede, è al passo con i tempi e soprattutto non è soggiogato a nessun gioco di potere.
Se visitate i siti dei vari Rutelli, Fassino, D'Alema (vi invito a farlo), non troverete alcuna nota relativa allo scandalo per la candidatura di Beppe Grillo....perchè?
Non sarebbe forse giusto spiegare le ragioni di tanta bufera verso un cittadino che vuole semplicemente portare a favore degli elettori, un programma ben definito, in linea con i principi costituzionali?????

Insisto: perchè non dovrebbe potersi candidare?
Del resto lo Statuto parla chiaro.....a meno che non venga rivoluzionato a piacere...un po' come fa Berlusconi con la Costituzione.

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Articolo 9.
Scelta dell’indirizzo politico mediante elezione diretta del Segretario e dell’Assemblea nazionale


3. Possono essere candidati e sottoscrivere le candidature a Segretario nazionale e componente dell’Assemblea nazionale solo gli iscritti in regola con i requisiti di iscrizione presenti nella relativa Anagrafe alla data nella quale viene deliberata la convocazione delle elezioni.
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Per concludere vorrei suggerire a Sir D'Alema di adottare lo Statuto proposto da Elio.
"E lo Statuto, sta tutto in una sola riga, che dice "Gioia Fratellanza Cuore Amore Mamma t'Amo e nulla più!"



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