martedì 21 luglio 2009

DALLA PADELLA ALLA BRACE


L'Espresso ha pubblicato in esclusiva le registrazioni di alcune conversazioni salienti con la D'Addario...
Secondo le registrazioni, la fanciulla avrebbe dunque detto la verità.

Una notizia tutt'altro che piacevole per il nostro Presidente del Consiglio che probabilmente dovrà chiamare mago Merlino per far risalire il suo indice di gradimento, ma soprattutto....per riacquistare un briciolo di credibilità.

La stampa estera ha ripreso ovviamente la notizia:
The Guardian ad esempio, prestigioso quotidiano inglese, riporta le conversazioni D'Addario-Berlusconi, pubblicate sull'Espresso, in cui si fa chiaro riferimento ad una notte caliente.
In un'altra invece, avvenuta tra la D'Addario e Tarantini si fa anche riferimento alla richiesta ad un incontro successivo per un "menage a trois" e alla mancata consegna di una busta(rella) dal presunto valore di 5,000€.

Raccapricciante il commento del quotidiano inglese "It remains to be seen if that will inspire more admiration than censure among ordinary Italians."
Ossia: "c'è da vedere se la notizia solleverà più ammirazione che censura tra gli Italiani medi".

Il chè, ahimè, non è del tutto improbabile.

Ma non finisce qui.
Navigando in rete si possono leggere numerosi Berlusconi's review, a partire dall'inglese Independent, che va giù forte con il titolo e adopera la parola "prostituta", ancora la CNN online, il quotidiano francese Liberation, ovviamente il quotidiano spagnolo El Pais, su cui sono ancora pubblicate le foto piccanti di Villa Certosa.

Insomma, il nostro premier continua ad essere al centro di uno scandalo niente male in cui non credo ci sia da chiedersi chi ha ragione o torto.
Credo che sia il caso di chiedersi se questo meccanismo telenoveliano, amorale e terribilmente distorsivo e posticcio sia il più adatto a risanare un paese malato come il nostro.

Le dimissioni del premier sarebbero ben gradite e forse a questo punto necessarie. Ma con lui dovrebbero scomparire anche i vari D'Alema, Bondi, MASTELLA (che ha avuto il coraggio di lamentarsi per la diaria a Starsburgo) e via discorrendo.

Italiani, perdonatemi e passatemi l'esclamazione.

Siamo nella merda!

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