mercoledì 26 novembre 2008

IMPRESA DI PULIZIA....PARLAMENTARE CERCASI




L'aereoporto internazionale Suvarnabhumi di Bangkok è occupato dai manifestanti anti governativi del People’s alliance for democracy [Pad]

L' obiettivo della protesta, scrive il Messaggero, è di impedire i lavori del governo, che per sfuggire alla pressione della piazza, che dura da sei mesi, si è provvisoriamente trasferito nei locali di un ex terminal dello scalo. Si tratta della seconda giornata consecutiva di proteste di massa da parte delle forze di opposizione, che intendono impedire al governo in carica di esercitare il potere, con l'obiettivo di rovesciarlo perché «corrotto» e «asservito» all'ex premier in esilio Thaksin Shinawatra, un miliardario incriminato per corruzione che si è rifugiato all'estero (dicesi anche "auto-esilio" o "io medò prima che m'acchiappano").

Al momento tutte le compagnie aeree che desiderano decollare o atterrare devono chiedere direttamente il permesso del Pad e circa 3.000 passeggeri che si trovavano bloccati all'interno dell'aeroporto sono stati evacuati.

E noi che ci lamentiamo dei disagi aereoportuali dovuti alla triste situazione Alitalia.....

Un po' come il Di Pietro de noartri, il Pad fonda le sue ideologie su una politica pulita promuovendo la giustizia e combattendo contro la corruzione.
Ovviamente gli obiettivi non sono solo questi; ce ne sono molti altri ed alcuni anche discutibili.
Tuttavia questa storia della politica pulita a me piace davvero (e sono certa anche a tutti voi), dunque mi chiedevo....è possibile ordinare qualche manifestante da insediare nel nostro Parlamento?
O magari trovare direttamente una bella impresa di pulizia parlamentare?
Forza giovani, questo è il lavoro del futuro!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non credo in un politica "pulita". Nel senso che per forza di cose la politica deve fare dei compromessi che in un modo o nell'altro risulteranno sporchi. Ma questi compromessi devono essere fatti a beneficio della comunità tutta e non di un singolo per altro basso e con pochi capelli (che assomiglia schifosamente allo stereotipo italiota). Negli ultimi tempi però, e forse verrò tacciato di qualunquismo, ho come l'impressione che le alternative semplicemente non esistono, a livello politico. Il problema non sono i GGGiovani (col mojito) che comunque hanno i loro difetti, ma il reparto geriatrico tristemente comunicante con quello mediatico. Viviamo in un paese di vecchi e vince chi fa politica per i vecchi. Ed eccolo la che per rimanere dove si è, aggrappati alla seggiola, si fa di tutto, compromessi assurdi inclusi fini a se stessi (e al pelatino di cui sopra).