venerdì 7 novembre 2008

CHI BEN COMINCIA......




Circa 150 anni fa, il Presidente Abramo Lincoln segnava la storia dell'America, con la liberazione, anche se in parte, della schiavitù afro-americana.
La Proclamazione dell'Emancipazione era l'inizio della svolta storica dell'America e segnava profondamente tutti i suoi abitanti, bianchi e "abbronzati" (tanto per citare il paese degli spaghetti ed alcuni, troppi imbecilli che la popolano, anche se a mio avviso con uno soltanto potremmo prendere il guinness).

Lincoln dimostrò coraggio, forza, senso della giustizia, senso del dovere e una buona dose forse di pazzia, conquistando l'opinione pubblica e diventando uno dei più importanti e popolari presidenti americani.
Abramo Lincoln parlava nel suo più famoso discorso (Gettysburg) di una nazione concepita nella Libertà e votata al principio che tutti gli uomini sono creati uguali. Dava voce al popolo e parlava dell’idea di un governo di popolo, dal popolo, per il popolo".

Era il sedicesimo presidente.

Il grande passo era stato fatto ed il cambiamento era in atto. Tuttavia si sà, i cambiamenti richiedono tempo.
Ancora negli anni '50, nonostante la Corte Suprema statunitense si fosse pronunciata contro la segregazione razziale nelle scuole pubbliche, alcuni paesi del sud continuavano ad alimentare e a sostenere la supremazia della razza bianca. Addirittura erano ancora in vigore le segregazioni razziali sugli autobus, nei cinema, nei ristoranti ed in altri spazi pubblici.

Signori, qui si parla di neanche 50 anni fa!

All'epoca a guidare il paese degli hamburgers era il signor Kennedy.
John, era il trentacinquesimo presidente e oltre ad avere un gran carisma e una certa apertura mentale, tanto da criticare pubblicamente il muro di Berlino e decidere di sovvenzionare la celeberrima passeggiatina nello spazio (peccato che avvenne qualche anno dopo la sua morte), appoggiò il movimento per la rivendicazione dei diritti civili degli afro-americani.

Oggi, il quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d'America è stato eletto.
Si chiama Barack Obama, sembra essere un uomo semplice, onesto, profondo, coraggioso, solido e anche lui forse un po' pazzarello.
Sembra essere un altro presidente che segnerà la storia degli Stati Uniti d'America.
Il motivo più eclatante è sicuramente il colore della sua pelle. Solo 50 anni fa un uomo come lui avrebbe avuto la sfiga di finire vittima della follia umana e rimanere fuori dal cinema. E all'epoca non esisteva neanche il Blockbuster! Raccapriccio...

Invece, come diceva ieri Zucconi ad "Anno Zero" la Casa Bianca è stata costruita con il sudore di uomini di colore per ospitare presidenti bianchi, mentre il 20 Gennaio 2009 un uomo di colore ci entrerà ufficialmente, per decisione del popolo!.

Tutto questo è fantastico, sono sbalordita...

Ma non è solo il colore della pelle a fare di Obama "l'eletto", il caso rivoluzionario, il testimone della democrazia.
I suoi discorsi, i suoi programmi, il suo modo di vedere il cambiamento è in sè un cambiamento.
Quest'uomo vuole sfidare e rivoluzionare tutti i meccanismi che hanno portato l'America all'attuale stato di decadimento e recessione e lo vuole fare camminando su un suolo solido e pregno di giustizia, libertà e democrazia.
Trasecoliamo.

E' un film?
E' tutto vero?
Sogno o son desta?

Ora come al solito riporterò un velocissimo quadro della nostra situazione, vi prego, non vi deprimete:

- Il primo ed unico parlamentare di colore in Italia si chiama Jean-Leonard Touadi e lo è diventato nell'anno corrente.

- Il nostro Presidente del Consiglio sfodera incontinenze verbali sull'onda di un umorismo malcapito dagli imbecilli.

- L'opposizione vibrante ed alternativa affonda in un inesorabile "Vorrei ma non posso"

- Gli studenti urlano

- Le famiglie soffrono

- Le piccole imprese muoiono

- La camorra prolifica

- La mafia si offende e si dà da fare per riconquistare la sua sudata popolarità

- La sanità è cagionevole

- Le veline ballano

- E il Papa?

.....no comment.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tu chiedi di non deprimersi. Ma come si fa? Come si fa a non vedere che tutto quello che ci circonda è diventato improvvisamente VECCHIO. Lo era già, ma questa cosa che è sucessa ce l'ha portata agli occhi con violenza! E invece di mantenere un basso profilo, della serie: facciamo finta di niente, quello che fa? Le battutine! L'unica cosa che mi consola è che in questo gesto assurdo ci leggo la paura di un vecchio nei confronti di un nuovo che avanza prepotentemente. Lo spero. Ma qui tanto stiamo finendo in fondo alla lista di tutte le liste.